Artist In Residence Project

Casale dei Cedrati, 2015

Project room_artist in residence a cura di Lori Adragna, dal 27 novembre al 5 dicembre 2015 presso l’Expo/Lab di Casale dei Cedrati. Ospiti della prima sessione: Iulia Ghita e Alessandro Calizza. Alla base della residenza l’invito a cogliere l’essenza del luogo, dagli aspetti naturali a quelli storico-artistici trasfomando l’ispirazione in rappresentazione condivisa.
More: Project room_artist in residence

STEAL LIFE

Lori Adragna

L’opera “Steal Life”, realizzata da Alessandro Calizza durante la residenza nella project room di Casale dei Cedrati è una grande natura morta, posta su un’ara; ormai grigia ed in via di disfacimento innesca una riflessione sulla bellezza e sulla sua assenza. “È dove ci si dimentica della bellezza – afferma l’artista – che la realtà si apre ad epoche buie, in cui l’Essenza miglior dell’Essere Umano viene sacrificata per seguire falsi dei e nuove effimere, aspirazioni”.
L’installazione con il consueto linguaggio dell’artista, in bilico tra pop e ironia e mondi surreali, affronta il tema barocco della vanitas innestandolo, provocatoriamente, nello scenario contemporaneo. È sintomo di marcescenza, putrefazione, simbolo di morte, di abbandono, di incuria, quella patina grigio-acido che infesta il rigoglio di frutta, emblema originario di creazione e di vita. La cristallizzazione della materia-concetto quasi in reperto post-atomico, nel prodotto finale ha generato uno straordinario lirismo estetico altro, dove le lucide forme plastiche sono esaltate dalla luce spiovente. Se il segno di marcescenza dunque è da leggere quale denuncia, campanello d’allarme, rivela tuttavia la possibilità di un intima rinascita, ispirata proprio alla fiducia nel cambiamento. “Non vuole essere una dichiarazione di resa la mia.- prosegue Calizza – Al contrario: è il tentativo di svelare cosa ci attende se non decideremo di destarci da questo stato di apatia collettiva in cui, spesso inconsapevolmente, viviamo. L’esito di un’epoca come la nostra è quantomai incerto. E per questo gravido anche di splendide possibilità; che però spetta a noi riconoscere, riconquistare e rendere compiute”.

Project room_artist in residence a cura di Lori Adragna, dal 27 novembre al 5 dicembre 2015 presso l’Expo/Lab di Casale dei Cedrati. Ospiti della prima sessione: Iulia Ghita e Alessandro Calizza. Alla base della residenza l’invito a cogliere l’essenza del luogo, dagli aspetti naturali a quelli storico-artistici trasfomando l’ispirazione in rappresentazione condivisa.
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STEAL LIFE

Lori Adragna

L’opera “Steal Life”, realizzata da Alessandro Calizza durante la residenza nella project room di Casale dei Cedrati è una grande natura morta, posta su un’ara; ormai grigia ed in via di disfacimento innesca una riflessione sulla bellezza e sulla sua assenza. “È dove ci si dimentica della bellezza – afferma l’artista – che la realtà si apre ad epoche buie, in cui l’Essenza miglior dell’Essere Umano viene sacrificata per seguire falsi dei e nuove effimere, aspirazioni”.
L’installazione con il consueto linguaggio dell’artista, in bilico tra pop e ironia e mondi surreali, affronta il tema barocco della vanitas innestandolo, provocatoriamente, nello scenario contemporaneo. È sintomo di marcescenza, putrefazione, simbolo di morte, di abbandono, di incuria, quella patina grigio-acido che infesta il rigoglio di frutta, emblema originario di creazione e di vita. La cristallizzazione della materia-concetto quasi in reperto post-atomico, nel prodotto finale ha generato uno straordinario lirismo estetico altro, dove le lucide forme plastiche sono esaltate dalla luce spiovente. Se il segno di marcescenza dunque è da leggere quale denuncia, campanello d’allarme, rivela tuttavia la possibilità di un intima rinascita, ispirata proprio alla fiducia nel cambiamento. “Non vuole essere una dichiarazione di resa la mia.- prosegue Calizza – Al contrario: è il tentativo di svelare cosa ci attende se non decideremo di destarci da questo stato di apatia collettiva in cui, spesso inconsapevolmente, viviamo. L’esito di un’epoca come la nostra è quantomai incerto. E per questo gravido anche di splendide possibilità; che però spetta a noi riconoscere, riconquistare e rendere compiute”.