Alessandro Calizza – Oh Sheet!
26 agosto 2017; Minigallery Assisi
Testo critico di Carlotta Monteverde | Fino al 1 ottobre 2017
Con il Patrocinio di Città di Assisi
“Oh Sheet! nasce nel 2013: è la serie che affianca la produzione più conosciuta su tela e installativa di Alessandro Calizza e si compone di vecchie incisioni su cui l’artista interviene con acquerello e acrilico dando vita – nell’inconfondibile stile – a scenari sull’orlo dell’apocalisse. Per l’occasione sono esposte dieci stampe originali ottocentesche provenienti principalmente da un portfolio di John Coney raffiguranti edifici in disfacimento, rovine, cui si aggiunge un piccolo nucleo di poster, scansioni ritoccate a mano e tirate a tre.
Acqua, tentacoli viola, radici e arbusti, piante carnivore, nubi e cieli acidi, graffiti multicolori invadono, saccheggiano, conquistano e annichiliscono memorie della nostra identità culturale. Grazie alla matrice romantica, con la sua seduzione per l’antico e il pittoresco, alle tinte invitanti e seducenti, che mutua dalla pubblicità e dalla comunicazione, e ai codici fantastici della fiaba, Calizza racconta non solo «un sistema al collasso, qualcosa che non è riuscito a sopravvivere, la dichiarazione di un fallimento» ma lo fa mascherandone le conseguenze proprio sotto la patina ammiccante: una sorta di normalità della fine. (…)
Per quanto la produzione su carta, costante da circa cinque anni, si differenzia per una maggiore libertà dalle opere di grandi dimensioni – «molto più strutturate sia tecnicamente che concettualmente, mentre qui c’è un’espressione senza vincoli» – e sia parallela (ma non collegata) a cicli distanti nel tempo e per ricerca fra loro, ne attraversa tutte le fasi sviluppandone in embrione i procedimenti e facendone convivere spunti e passaggi. (…)
Diverse incisioni sono state già esposte, singolarmente o in piccoli gruppi (ad esempio durante la personale Global Warning una sezione era loro dedicata), ma se ne è data finora una presentazione parziale. La mostra presso la Minigallery è la prima rivolta esclusivamente a fornirne una visione coerente. Alessandro ha definito la serie «l’inizio di una storia che non è andata nella direzione giusta; una fotografia dal futuro»: le suggestioni sono quelle di realtà aumentata nell’assurdità dell’apparizione di strane creature e fenomeni, nella simulazione di un mondo proiettato a decenni di distanza, nella pervasività dell’effetto marketing. (…)”
Partner tecnico: Laboratorio Fotografico Corsetti