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2023, Palazzo Lucarini Contemporary
Giulio Bensasson, Alessandro Calizza, Chiara Cor, Francesca Cornacchini, Federica Di Pietrantonio, Chiara Fantaccione, Andrea Frosolini, Gianmaria Marcaccini, Vaste Programme, Davide Silvioli
A cura di Maurizio Coccia e Mara Predicatori
Palazzo Lucarini Contemporary, Centro per l’Arte Contemporanea (Trevi, PG) | Dall’11 al 26 febbraio 2023
In mostra a Palazzo Lucarini i percorsi di dieci artisti e pensatori. Una restituzione visiva della residenza presso Casa Francesconi a Trevi, luogo “sublime” di incontro, di condivisione e scambio oltre i vincoli del presente e della produzione artistica
Dal 11 al 26 Febbraio, si svolgerà presso Palazzo Lucarini Contemporary, Trevi, D3cam3r0n3, una mostra collettiva degli ospiti del progetto di residenza artistica, ideato e coordinato da Francesca Cornacchini nel settembre 2022 presso la Villa storica Casa Francesconi, nella campagna umbra tra i comuni di Trevi e Foligno.
La mostra rappresenta un’evoluzione e un punto di approdo estetico all’esperienza di residenza che Francesca Cornacchini aveva concepito come momento riflessivo-esperienziale svincolato dall’obbligo di produzione. Gli artisti, nei mesi a seguire alla residenza, hanno prodotto lavori e speculazioni che, pur conservando lo spirito personale e originale, si sono nutriti del reciproco incontro e scambio e in cui lo staff di Palazzo Lucarini è intervenuto come catalizzatore riflessivo.
Casa Francesconi, infatti, è stata per circa un secolo un cenacolo culturale importante e autorevole, frequentata da poeti, nobili e politici europei. Centrale nel fermento ideale dell’Umbria ottocentesca.
La residenza è la cornice narrativa, virtuale, delle storie, delle ricerche e del lavoro, delle persone di cultura coinvolte nell’evasione intellettuale.
L’intento è di creare un’analogia, un parallelismo concettuale e di motivazioni, nel ritiro – desiderato – presso un luogo al di là del tempo, inserito nel contesto della dimora storica.
L’opera di Boccaccio – e la residenza che a lui s’inspira – tratta della “ri-creazione” del genere umano, in un contesto bucolico, svincolato dal tempo della città.
La residenza si fa tutrice dell’importante valore simbolico del Decamerone, cioè, l’intento di sfuggire ai valori di un mondo in distruzione, per preservare, invece, ideali sublimi, seppur a volte triviali, ma fermamente lontani da soprusi o aberrazioni.
D3CAM3R0N3 mirava ad offrire tempo, emancipato da qualsiasi obbligo di produzione, solo l’invito all’osservazione, quasi eremitica, del luogo, alla contemplazione armoniosa della natura ed al privilegio della solitudine.
D3CAM3R0N3 interroga il “reale”, essendo essa stessa una realtà parallela, strutturata, liberata nel reticolo dello spazio-tempo virtuale, pone domande sull’esistenza, sullo stato delle cose, sulle dinamiche, sul qui ed ora e sul sempre.
I lavori in mostra, eterogenei per mezzi espressivi e linguaggi impiegati, sono frutto dell’aggregazione di 10 personalità selezionate da Francesca Cornacchini che offrono uno sguardo sulla ricerca artistica romana. In mostra sarà possibile vivere un’esperienza in bilico tra brutalismo e hi-tech.
Performance, installazioni, video che restituiranno scenari oltre il tempo e lo spazio; opere che in una dialettica introspettiva faranno dialogare realtà e videogioco, l’attualità socio-politica con personificazioni avatar, machinima e neo-totem tecnoesistenziali. Per ibridare, ibridarsi e disegnare una pluralità nell’affinità.