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2020 – in progress

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Tema di centrale interesse nelle più recenti riflessioni di Calizza è poi il binomio reale/virtuale, e lo sdoppiamento che ognuno di noi vive tra vita off line e on line. Oggi abbiamo una doppia identità: quella di tutti i giorni e quella che ci creiamo sui social network attraverso una narrazione parziale e filtrata di chi siamo, nel tentativo affannato di assomigliare sempre più ad un’immagine di noi che ci fanno credere essere migliore di quella reale. Nel muoversi incessantemente tra un piano e l’altro però non sempre tutto torna al suo posto. Come i glitch di un programma di elaborazione grafica pezzi di noi restano imprigionati nei profili social, mentre allucinazioni digitali si innestano, distorcendola, nella percezione che abbiamo della realtà e nelle nostre reazioni ad essa. Sul web archetipi e modelli di verità non esistono più nella misura in cui si sono dati a noi prima dell’era dei social e dei motori di ricerca: sono invece determinati da miriadi di posizioni individuali che, filtrate e sommate tra loro da algoritmi e sistemi interessati, decretano a posteriori quale versione della realtà sia la più utile da affermare, annullandone ogni altra possibilità

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Tema di centrale interesse nelle più recenti riflessioni di Calizza è poi il binomio reale/virtuale, e lo sdoppiamento che ognuno di noi vive tra vita off line e on line. Oggi abbiamo una doppia identità: quella di tutti i giorni e quella che ci creiamo sui social network attraverso una narrazione parziale e filtrata di chi siamo, nel tentativo affannato di assomigliare sempre più ad un’immagine di noi che ci fanno credere essere migliore di quella reale. Nel muoversi incessantemente tra un piano e l’altro però non sempre tutto torna al suo posto. Come i glitch di un programma di elaborazione grafica pezzi di noi restano imprigionati nei profili social, mentre allucinazioni digitali si innestano, distorcendola, nella percezione che abbiamo della realtà e nelle nostre reazioni ad essa. Sul web archetipi e modelli di verità non esistono più nella misura in cui si sono dati a noi prima dell’era dei social e dei motori di ricerca: sono invece determinati da miriadi di posizioni individuali che, filtrate e sommate tra loro da algoritmi e sistemi interessati, decretano a posteriori quale versione della realtà sia la più utile da affermare, annullandone ogni altra possibilità