ULTRA, nuovo gruppo di artisti all’Università e non solo. Intervista al curatore Tommaso Zijno
2016, Art a part of cult/ure.
Di Helia Hamedani
ULTRA è un gruppo formato da quattro artisti, Alessandro Calizza, Cristiano Carotti, Desiderie Marco Piantoni, che, come prima uscita ufficiale, hanno portato l’energia fresca di una collaborazione giovanile nella Città universitaria – La Sapienza – di Roma.
L’esposizione, titolata NO(W) REGRETS, curata da Tommaso Zijno al MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea), mette in discussione la situazione attuale dell’arte e rappresenta «un occhio, che senza rimpianto (utilizzando l’espressione inglese no regrets), guarda al “classico” e alla tradizione artistica (sia da un punto di vista iconografico che tecnico)».
Le opere presenti alla mostra, nonostante la varietà di formazione degli artisti e la diversità dei loro medium (pittura, video, installazioni, scultura), riescono nell’insieme a centrare il tema indagato e inserito dal curatore. Uno sguardo verso il passato senza rimpianto e una proposta nella chiave dell’attualità.
L’insieme comunica l’attenzione curatoriale. Curare non è banalmente prendersi cura di un oggetto nella galleria o scrivere un testo generale; la curatela passa piuttosto nel retino della filtrazione, consentire-abilitare, sintetizzare, incorniciare, scegliere le opere, gestire lo spazio espositivo; molto spesso trovare i fondi ma sopratutto mediare tra l’artista e il pubblico.
Abbiamo voluto parlare con il giovane curatore della mostra Tommaso Zijno, che si è laureato in Storia dell’arte proprio alla Sapienza e si occupa di cultura, sia praticamente che teoricamente, scrivendo per alcune testate e coordinando la sezione Arte della rivista “DailySTORM”.